15 aprile 2024

Cosa fa bene alle ossa? Le sostanze utili da integrare

In questo articolo esploreremo cosa fa bene alle ossa, concentrandoci su tre aspetti chiave: alimentazione, attività fisica e abitudini quotidiane.

Quali sono dunque gli alimenti in grado di mantenere al meglio la struttura ossea
Quali attività fisiche aiutano a mantenerle in salute?
Quali abitudini quotidiane possiamo adottare per preservarne il benessere?

Proviamo a rispondere a queste domande.

Mangiamo cosa fa bene alle ossa!

Alimenti ricchi di calcio sono essenziali per garantirela struttura ossea ottimale; latte, formaggi e yogurt sono importantissimi in tal senso, come anche verdure a foglia verde quali broccoli, cavoli e spinaci ad esempio.

Attenzione: vietato essere monotoni, è importante avere una dieta il più variegata possibile, per questo integrare mandorle e semi di sesamo come merenda o condimento per l’insalata può risultare un’ottima idea!

Pratichiamo cosa fa bene alle ossa!

L'attività fisica è fondamentale per il nostro benessere generale e psicologico, ma anche per quello del nostro apparato scheletrico.

Un esercizio regolare, dal jogging alla palestra, è determinante per stimolare la produzione di cellule ossee, migliorandone la densità. Anche esercizi di resistenza, quali yoga o pilates, preservano “indirettamente” la struttura ossea, specie con l’avanzare dell’età, in quanto contribuiscono a mantenere l'equilibrio e la flessibilità, riducendo il rischio di cadute e quindi di fratture.

Abituiamoci a cosa fa bene alle ossa!

Parola d’ordine costanza: sia l’alimentazione che l’esercizio fisico possono dare notevoli risultati a livello delle ossa, ma è fondamentale che siano seguiti con costanza e non saltuariamente.

A essi possiamo poi aggiungere delle buone abitudini, come garantire un apporto adeguato di magnesio al nostro organismo: ma cosa c’entra il magnesio con le ossa?

Il magnesio è parte dell’osso e si trova nella superficie del cristallo; è coinvolto in oltre 300 processi endogeni, tra i quali garantire la normale funzione delle ghiandole paratiroidi, il metabolismo della vitamina D e la regolazione della sensibilità dei tessuti bersaglio all’ormone paratiroideo (PHT) e alla vitamina D attiva.

In una condizione di normalità dei livelli fisiologici, infatti, i cambiamenti nella concentrazione di magnesio influenzano la secrezione di PTH. Per cui, quando la funzionalità ossea è associata, nel pensiero comune, esclusivamente alla carenza di calcio, ci si sbaglia, perché senza il magnesio manca una componente essenziale per l’osso.

Riferimenti bibliografici di Magnesio Supremo

Cosa comporta la carenza di magnesio alle ossa

La carenza di magnesio influisce sull’omeostasi del calcio e, di conseguenza, anche sulla Struttura delle ossa.

La sua importanza aumenta soprattutto nella terza età, momento nel quale il suo livello cala naturalmente nell’organismo. Non a caso, vi sono diversi studi a testimonianza di ciò, sia su donne in postmenopausa nelle quali si sono notate significative riduzioni del magnesio sierico e osseo, sia su uomini anziani, dove si è osservato che il magnesio nella dieta è positivamente associato alla densità minerale ossea.

Riferimenti bibliografici di Magnesio Supremo

 

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