La sonnolenza è una condizione piuttosto comune tra i bambini. Quando però diventa persistente allora ci potrebbero esserci alcune cause alla base da non sottovalutare o accettare come “normali”.
Capire le origini di una sonnolenza accentuata e trovare soluzioni adeguate può fare la differenza nel benessere e nella vita quotidiana dei figli, ma anche dei genitori!
Uno dei motivi più comuni e se vogliamo banali, del perché il bambino abbia spesso sonno durante il giorno, è perché dorme poco o male durante la notte; i bambini, infatti, hanno bisogno di un adeguato riposo, in termini di durata e qualità del sonno, per affrontare le attività quotidiane in modo energico.
Ed è proprio la qualità l’elemento che fa una grande differenza.
Così come il sonno degli adulti, ad esempio, può essere compromesso quando la sera si trascorrere molto tempo su dispositivi luminosi quali tablet, pc o televisione, anche per quello dei bambini vale lo stesso. Già agendo sulle routine serali prima della messa a letto si può rimediare alla qualità del sonno.
Oltre a ciò, possono esserci anche altre condizioni che in età adulta influiscono relativamente meno, ma che da piccoli si avvertono maggiormente, quali il russamento e il movimento periodico degli arti mentre si dorme, ad esempio.
Non sempre la sonnolenza nei bambini ha cause abitudinali e comportamentali come quelle appena viste. È quindi importante osservare attentamente i segnali e considerare il loro impatto sulla qualità di vita per capire da dove derivino.
La presenza di una sonnolenza costante e persistente, accompagnata da difficoltà a rimanere sveglio durante le attività quotidiane, potrebbe essere il segnale di una condizione patologica come l'apnea del sonno o la narcolessia.
Altri segnali possono indicare condizioni patologiche come disturbi del comportamento, difficoltà di apprendimento e malesseri emotivi. Se hai notato qualcosa o se hai dei dubbi in merito, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata.
Agevolare un sonno di qualità nei bambini, e conseguentemente gestire la sonnolenza, richiede tempo e pazienza, ma si possono ottenere risultati davvero straordinari.
Prima di tutto è importante creare una routine regolare per il riposo notturno, stabilendo un orario fisso per andare a letto e svegliarsi al mattino. A ciò conviene abbinare il divieto (o comunque un limite) di utilizzo di dispositivi elettronici prima di coricarsi, perché la luce blu che emettono può interferire con il sonno.
È fondamentale anche creare un ambiente confortevole in cui dormire, con una temperatura adeguata e i rumori esterni ridotti al minimo, ma soprattutto è necessario “stancare” il bambino con attività varie durante la giornata.
Un adeguato apporto di magnesio è importantissimo per i bambini, sopra i 3 anni di età, in quanto li accompagna nel loro sviluppo con importanti benefici quali il supporto della funzionalità psicologica con benefici anche per la qualità del sonno, dell’umore e della concentrazione, ma anche la corretta funzionalità muscolare, il rafforzamento di ossa e denti e un grande apporto energetico.
Irritabilità, iperattività e incapacità a stare fermi, sbalzi d’umore, fastidi muscolari, mancanza di attenzione, poca energia e risvegli notturni: sono tutti segnali di una possibile carenza di magnesio e possono avere effetti importanti anche sulla stanchezza del bambino, come cause o concause.
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