L'assunzione di ferro è un aspetto fondamentale per la funzionalità di organi e apparati e per il benessere generale, perché gioca un ruolo chiave nella produzione di emoglobina, la proteina responsabile del trasporto dell'ossigeno ai tessuti.
Un adeguato apporto di ferro è fondamentale per :
Una dieta equilibrata e una corretta integrazione di minerali, permettono di mantenere un livello e un assorbimento del ferro adeguati evitando spiacevoli disturbi.
La carenza di ferro può portare a condizioni piuttosto comuni ma che è importante non trascurare o considerare “normali”, specie se protratti nel tempo.
Ci riferiamo a stanchezza cronica, ad esempio, ma anche debolezza, difficoltà di concentrazione e ridotta capacità di risposta del sistema immunitario, cose, non a caso, in comune con un basso livello di magnesio nell’organismo.
Magnesio e ferro, infatti, sono due dei principali minerali coinvolti nelle reazioni metaboliche all’interno dell’organismo, per questo è importante mantenere i loro livelli adeguati, specialmente nelle donne, dal momento che secondo le ultime stime in Italia la loro carenza riguarda circa il 30% della popolazione, specialmente di sesso femminile.
Riferimenti bibliografici di Magnesio Supremo
L’assorbimento del ferro è un processo complesso che avviene nell’intestino tenue,
Il processo ha inizio nello stomaco, per poi giungere nell’intestino tenue dove può avvenire o direttamente nel flusso sanguigno, oppure essere prima convertito dalla forma Fe3+ nella forma Fe2+ per poi essere assorbito.
Il ferro eme è assorbito in modo efficiente ed è meno suscettibile alla modulazione da parte di altri componenti della dieta, mentre l’assorbimento del ferro non eme è meno efficiente e suscettibile di influenza.
L’alimentazione può determinare il processo, nelle persone vegetariane e vegane, infatti, la carenza di ferro è una condizione più comune rispetto a quelle che consumano anche carne.
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Sono diversi gli alimenti che possono essere inclusi nella dieta quotidiana per aumentare l'assorbimento del ferro: tra questi ci sono certamente le carni bovine, di cavallo e di faraona, ma anche pollo, tacchino, agnello e maiale sono alimenti ricchi di ferro eme.
Bene anche molluschi e crostacei, mentre a livello vegetale è consigliabile inserire nella propria dieta i legumi, quali fagioli, lenticchie e ceci, le verdure a foglia verde come spinaci e bietole, ma anche i semi di zucca, quelli di girasole e i cereali fortificati possono essere molto utili in caso di carenza di ferro.
Infine, è molto importante la Vitamina C, perché il suo consumo, insieme a fonti di ferro non eme, può migliorare in maniera sensibile l’assorbimento, grazie alla sua azione nel lume dello stomaco e del duodeno, attraverso la riduzione di ferro alimentare ferrico (Fe3+) allo stato ferroso (Fe2+), una forma più biodisponibile, e alla protezione che dà al ferro in caso di crescita del pH luminale nel duodeno.
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