“Non vedo l’ora di lavorare” è una frase molto comune tra gli studenti liceali o universitari, mentalmente stanchi dalle continue sessioni di studio e convinti che al di fuori dell’orario lavorativo “si stacca e non ci sono pensieri e preoccupazioni”!
Ovviamente non è così, ma c’è comunque un fondo di verità in queste affermazioni: trovare sempre la giusta concentrazione per studiare e apprendere non è semplice, lo studio non è un meccanismo che si aziona e arresta quando si desidera, ci sono giorni in cui si riesce a concentrarsi meglio e altri in cui ci si stanca dopo qualche pagina letta.
Per comprendere al meglio tale situazione è necessario sapere come evitare lo stress da studio.
Gli studenti si espongono spesso a un sovraccarico di sentimenti e attività che ne influisce inevitabilmente il rendimento e il livello di concentrazione: un’eccessiva stanchezza mentale, infatti, è la principale causa di stress.
Cambiamenti improvvisi e traumatici nella vita privata, difficoltà a dormire e un’alimentazione scorretta o non adeguatamente bilanciata sono altri importanti fonti di stress, ma per fortuna per gli ultimi due casi ci sono integratori scientificamente testati che possono aiutare nel ritrovare il proprio equilibrio.
Garantire il giusto fabbisogno di magnesio al proprio organismo è certamente una delle risposte alla domanda “Come evitare lo stress da studio?”: la carenza di magnesio, gli studi lo confermano, è associata a condizioni stressanti e in particolare a disturbi quali fastidio alla testa, tensione muscolare, stanchezza e ovviamente stress mentale.
L’apporto giornaliero di magnesio consigliato è pari a 375 mg, ma è chiaro che periodi di stress e affaticamento, età e condizioni particolari possono incidere su tali dati.
Riferimenti bibliografici di Magnesio Supremo
Durante la risposta allo stress acuto l’organismo aumenta i livelli plasmatici di magnesio nel sangue, ma periodi prolungati di stress, con stimoli continui ed eccessivi, aumentano inevitabilmente il consumo di magnesio e il suo periodo di permanenza nel plasma.
Bassi apporti di magnesio aumentano il rilascio di catecolamine in risposta allo stress; gli acidi grassi risultanti dalla lipolisi indotta da adrenergici portano a un’ulteriore perdita di magnesio.
E a proposito di catecolamine, sono sempre di più gli studi che provano come lo stress psicologico promuova anche quello ossidativo, proprio attraverso l’autossidazione delle catecolamine, e che sia responsabile anche dell’esacerbazione della perossidazione lipidica, aumenti la produzione di marker di danno ossidativo del DNA (8-oxo-7,8-diidroguanina) e diminuisca l’attività antiossidante plasmatica: tutti processi contrastati proprio dal magnesio.
Oltre a garantire un fabbisogno corretto di magnesio al proprio organismo, ci sono ulteriori elementi che possono aiutare a tenere controllati i livelli di stress durante i periodi di studio.
In primis l’alimentazione, evitare i cibi pesanti specialmente a cena, garantisce un sonno migliore e più lungo, che significa un risveglio rilassato e una maggiore lucidità; infine pianificare i momenti di studio insieme a quelli di relax, svolgendo attività extra che distolgano il pensiero dallo studio e scarichino la tensione.
Riferimenti bibliografici di Magnesio Supremo
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