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Alterazioni struttura ossea: cause comuni e consigli

Scritto da Author | Mar 11, 2024 10:00:00 AM

L’alterazione della struttura ossea è una condizione molto diffusa e purtroppo ancora troppo sottovalutata: sono quasi 5 milioni solo in Italia le persone colpite, per la maggioranza donne, e visto il progressivo invecchiamento della popolazione nazionale il dato non può che aumentare.

L’alterazione della struttura ossea ha cause in parte non modificabili, quali l’invecchiamento o la predisposizione genetica, ma riguarda anche abitudini e comportamenti errati che si possono certamente correggere in corso d’opera.

Stiamo parlando, infatti, di una progressiva riduzione della quantità del tessuto osseo che finisce per perdere anche le sue funzionalità, divenendo sempre più sottile e poroso, da qui il nome osteoporosi.

Alterazioni della struttura ossea: cause e conseguenze

Frattura da fragilità: è questo il termine con il quale si definisce la rottura parziale dell’osso, o nei casi più gravi totale, dovuta a tale condizione.

Essa avviene “naturalmente”, ovvero non dipende da nessun evento traumatico o fattore esterno, ma si presenta perché l’osso in questione è troppo debole per supportare la normale attività del corpo.

È una condizione che diventa molto più frequente con l’avanzare dell’età, che può riguardare qualsiasi osso del corpo, ma che statisticamente interessa soprattutto il femore, la colonna vertebrale e il polso.

Le ossa sono composte da componenti organiche e inorganiche, tra queste quella certamente più conosciuta è il calcio, ma ve ne sono di altrettanto importanti per la fragilità ossea: cause comuni sono la carenza di fosforo, fluoro e di magnesio, tutti elementi che concorrono a rendere le ossa dure e resistenti.

Perché il magnesio è importante per le ossa

Quando si parla di funzionalità e alterazioni della struttura ossea si associa erroneamente a queste condizioni solo la carenza di calcio, senza considerare minimamente il magnesio; questo è un errore che può rivelarsi determinante, perché tale minerale è fondamentale per la struttura dell’osso.

L’osso, infatti, è costituito da una matrice extracellulare dura, detta mineralizzata, e da una componente cellulare, gli osteociti; la matrice è la parte del tessuto osseo ricca di calcio, ricchezza che varia al variare del livello di magnesio, in quanto una sua carenza influisce sull’omeostasi del calcio, con conseguente manifestazione di ipocalcemia.

Non a caso, recenti studi confermano l’importanza del magnesio nella rigidità ossea: su donne in postmenopausa si sono notate significative riduzioni del magnesio sierico e osseo, con conseguente fragilità. Mentre su una popolazione di uomini anziani si è evidenziato come il corretto fabbisogno di magnesio nella dieta sia associato positivamente alla densità minerale ossea.

La carenza di magnesio, infatti, ha effetti negativi sul paratormone (PTH) e sulla Vitamina D, rallentando la produzione di nuovo osso sano: ai normali livelli fisiologici, i cambiamenti acuti nella concentrazione di magnesio influenzano la secrezione di PTH.

Con l’avanzare dell’età soprattutto, ma non solo, risulta quindi fondamentale integrare in maniera corretta il magnesio, quotidianamente, per mantenere la struttura del nostro scheletro osseo ma anche per contribuire a un miglioramento della sua densità qualora si siano già manifestate.

Riferimenti bibliografici di Magnesio Supremo

 

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